Già nel titolo e più ancora nel sotto titolo l’autore palesa l’idea di fondo che lo ha guidato nel comporre i singoli racconti e, soprattutto, nel raccoglierli in questa raccolta: mostrare l’ordinarietà del male e raccontare il lato oscuro della natura umana. Dunque sette racconti che oscillano dal noir al thriller con venature horror.
I racconti di questa antologia, che si leggono d’un fiato, che si concludono tutti, come tradizione, con un colpo di scena finale di sicuro effetto, mostrano non solo e non tanto la duplicità della condizione umana rispetto al male, – sia quando lo si subisce nella veste della vittima sia quando lo si agisce nella veste di carnefice – ma la banalità e la gratuità dello stesso, la elementarità dei sentimenti ed il primitivismo psichico degli autori dei delitti. Le storie narrate riecheggiano tutte fatti di cronaca recenti o passati. Nel tratteggiare il profilo di alcuni personaggi dei racconti l’autore ha preso spunto da persone reali anche se tutti i protagonisti a vario titolo delle singole storie sono stati rielaborati ampiamente dalla sua immaginazione in funzione narrativa. Da questo bagno nella attualità deriva il senso di realtà che traspare da tutti e sette i racconti. Se il male sia fuori o dentro l’uomo e la donna non è, in definitiva, possibile stabilirlo. Nemmeno è dato sapere con certezza se sia conseguente al castigo per aver disubbidito al Creatore lasciando una traccia incancellabile, nonostante il sopraggiunto perdono con il sacrificio della Croce o se sia frutto dell’azione di una entità esterna tentatrice, il Diavolo appunto, che si impossessa delle nostre volontà spingendoci a compiere azioni nefaste. Possiamo solo registrare i suoi effetti e contenerne la sua diffusione anche attraverso il mostrare alcune delle sue aberranti manifestazioni tramite la narrazione di storie d’invenzione come quelle contenute in questa raccolta.
Nel primo dei sette racconti (Cinque secondi) tutto sembra filare liscio ma, come in Romeo e Giulietta, una mancata comunicazione è la causa di una terribile tragedia famigliare; nel secondo (Nerone) la superstizione del gatto nero è roba di altri tempi, ma per due dei protagonisti del racconto certamente no!; nel terzo (Parassiti) il tema centrale sembra la vendetta, ma le cose spesso non sono come sembrano; nel quarto (Marion) si vuol dimostrare che spesso la volontà non basta per contrastare le nostre pulsioni più profonde ed aberranti; nel quinto (Un velo d’argento) si narra la vicenda di un prete modernista, troppo modernista, molto amato dai suoi parrocchiani; nel sesto (Il rumore del male) un pensionato vedovo approda in tarda età ad una insperata situazione di benessere; nel settimo (La bestia è ritornata) il passato sembra improvvisamente ritornare in una tranquilla cittadina di provincia: un serial killer compie efferati delitti utilizzando come arma un martello emulando un suo noto predecessore.