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E’ uscito nei primi giorni del mese di maggio 2023, edito dalla Casa Editrice “LuoghInteriori” di Città Di Castello (PG), il mio romanzo d’esordio Il viale – Bar & Club.
Qui sotto pubblico in anteprima la prefazione che molto cortesemente mi ha dedicato lo scrittore Gianluca Di Matola. Lo ringrazio enormemente per le belle parole che ha speso sul mio lavoro.
“Premetto che non era affatto necessario, eppure Il viale – bar & club ha confermato ogni mia precedente considerazione sulle eccelse qualità letterarie espresse da Roberto Rapastella. Il suo modo di scrivere è straordinario, fluido, tanto scorrevole che tra un rigo e l’altro si fatica a prendere fiato. L’uso che fa delle descrizioni è talmente minuzioso da farvi sentire parte integrante delle scene.
I protagonisti presenti nei capitoli sono coinvolti in dinamiche esposte senza alcun filtro. Sembra di assistere alla folle corsa di un camion a rimorchio che buca un incrocio ignorando il segnale di stop. Insomma, Roberto Rapastella sa essere brutale come le migliori opere di Joe R. Lansdale ed Edward Bunker. Una capacità davvero rara, in particolare nell’attuale panorama perbenista e commerciale dell’editoria italiana.
La scrittura dell’autore manifesta l’indiscussa maestria di saper scandagliare, mostrandole con assoluta disinvoltura, le dipendenze e le perversioni che albergano silenti nelle menti di ognuno di noi. Ed ammetto di averne scoperta qualcuna che stranamente ignoravo. Gliela ruberò.
Nel dipanarsi della trama incontrerete personaggi in gran parte spregevoli. Detestabili al punto tale da provare nei loro confronti un odio ancestrale. Tranquilli, non c’è nulla di strano. È soltanto la naturale trasmissione di un disagio, l’abilità dell’autore nel ricreare un effetto calamita sulla vostra lettura.
In questo perfetto incastro di eventi emerge una giungla urbana popolata da illusi e da sconfitti. Un amaro parallelo che mette in risalto l’avvilente dicotomia della società. A marciare scompostamente su terreni argillosi c’è un esercito di insoddisfatti, incapace di serrare i ranghi pure se gli urlano nelle orecchie ordini ben precisi. Il viale propone queste anime perdute in una lotta crudele, sanguinosa. Mette l’uno contro l’altro alternandone spesso i ruoli, così facendo torto e ragione si confondono perdendo di colpo i loro classici riferimenti. Che dirvi, non aspettatevi uno sviluppo narrativo banalmente logico e lineare.
Raffinate, inoltre, le citazioni e i rimandi a maestri del noir quali Massimo Carlotto, Antonio Manzini e Carlo Lucarelli. Omaggi a colonne portanti del genere shakerati con impeccabile originalità.
Immergermi in queste pagine è stato come essere catapultato all’ingresso di un labirinto con la spocchia di poter imboccare in pochi minuti la direzione esatta. Scioccamente convinto che in fondo Pollicino non avesse nulla da insegnarmi, inizio a grattarmi confuso una tempia. Ecco, strada sbarrata e tutto da rifare. Ma non abbiate timore. Se anche a voi ad un tratto mancherà il senso dell’orientamento oltre ai sassolini nelle tasche, ci penserà l’autore a venirvi incontro conducendovi a piccoli passi verso una sorprendente via d’uscita.“
Grazie Gianluca
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