“Le nostre parole sono spesso prive di significato.
Ciò accade perché le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso eccessivo e soprattutto inconsapevole. Le abbiamo rese bozzoli vuoti. Per raccontare, dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, consistenza, colore, suono, odore. E per fare questo dobbiamo farle a pezzi e ricostruirle.
Nei nostri seminari chiamiamo “manomissione” questa operazione di rottura e ricostruzione. (…)
Noi facciamo a pezzi le parole (la manomettiamo, nel senso di alterarle, violarle) e poi le rimontiamo (le manomettiamo nel senso di liberarle dai vincoli delle convenzioni verbali e dei non significati).
Solo dopo la manomissione possiamo usare le nostre parole per raccontare storie.”
Tratto dal romanzo “Ragionevoli dubbi”
Di Gianrico Carofiglio
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